Come riferito al network inglese "Dailyrecord" (qui), anche lo stesso Alain Hamer si dice sicuro che la sua carriera internazionale, per limiti d'età, sia definitivamente conclusa con la gara Hapoel Tel Aviv-Benfica per la 5° giornata dei gironi di Champions League.
Poi sarebbe arrivata la chiamata da parte della Federazione scozzese per dirigere due partite nell'ultimo weekend (falcidiato dallo sciopero dei fischietti capeggiati da Hugh Dallas). Hamer ha diretto sabato Celtic-Inverness, mentre è stata rinviata per neve la gara di domenica, Dundee-Rangers.
Poi sarebbe arrivata la chiamata da parte della Federazione scozzese per dirigere due partite nell'ultimo weekend (falcidiato dallo sciopero dei fischietti capeggiati da Hugh Dallas). Hamer ha diretto sabato Celtic-Inverness, mentre è stata rinviata per neve la gara di domenica, Dundee-Rangers.
Il palmarès del lussemburghese è degno di nota, anche se probabilmente manca il picco: già nel 1993, pochi mesi dopo dal suo debutto nella massima serie, viene nominato internazionale: da quel momento mette assieme una carriera che sfiora i record di longevità assoluta, e che lo colloca al 5° posto tra gli arbitri più presenti nelle Coppe Europee, al 14° per quanto riguarda la Champions League, al primo per quanto riguarda le qualificazioni ai Campionati Europei. In categoria Uefa Elite dal 2004, nel 2006 poteva arrivare lo squillo decisivo, con il Mondiale di Germania per il quale era preselezionato, ma dal quale fu abbastanza seccamente scartato.
Non si dimentichi, inoltre, quanto sia difficile trovare spazio ad alto livello per chi proviene dalle piccole Federazioni europee: probabilmente, fatta eccezione per le piccole ma ricche di tradizione Federazioni del Regno Unito e per qualche finlandese nell'immediato Dopoguerra, nessun "parvenu" (arbitralmente parlando) è riuscito ad arrivare dove è arrivato Hamer. Anche per questa sua "anomalia", Hamer ha potuto fare diverse esperienze nei campionati esteri, che ben volentieri lo hanno accolto: oltre alla recente parentesi scozzese, ci sono ben 81 partite dirette nella Ligue 1 francese, 42 nella massima divisione belga e 1 in Coppa di Germania.
Ecco comunque riassunti in pillole i suoi 18 anni di attività internazionale:
- 1995: dirige la semifinale Usa-Norvegia ai Mondiali donne in Svezia;
- 1998: è convocato per gli Europei U21 in Romania;
- 2001: è convocato per i Mondiali Fifa U20 in Argentina;
- 2004: è convocato per la Coppa d'Africa in Tunisia:
- 2004: è quarto ufficiale agli Europei in Portogallo;
- 2005: dirige la semifinale di Coppa Uefa tra Cska Mosca-Parma:
- 2005: è convocato per i Mondiali Fifa U17 in Perù;
- 2006: dirige la semifinale di Coppa Uefa tra Steaua Bucarest-Middlesbrough;
5 commenti:
Un arbitro a cui è mancato quel qualcosa in più per sbocciare definitivamente, ma allo stesso tempo un arbitro (come hai detto tu) che non si può assolutamente lamentare per la carriera avuta, anzi. Visto anche il suo paese di provenienza, e su questo mi vorrei spostare: sarà quasi impossibile in futuro vedere un arbitro di una federazione così piccola arrivare così in alto... non ci arrivano quelli di nazioni più titolate.
E' un discorso interessante: agli Europei 2008 fu convocato come riserva e IV ufficiale l’islandese Kristinn Jakobsson (che tra l’altro, sulla base delle recensioni di Worldreferee che comunque non hanno un’attendibilità molto elevata, è protagonista sempre di grandi prestazioni): sembrava per lui, già convocato in passato in un torneo giovanile della FIFA, il trampolino di lancio (come è stato per molte delle altre riserve). Poi ha fatto seguito uno stallo piuttosto stucchevole che perdura tuttora.
Dando un’occhiata in generale, e unendo i parametri affidabilità/giovane età, mi sembra che ci si possa aspettare qualcosa di buono anche dall’estone Hannes Kaasik. Ma, per adesso, si può parlare solo di prospettive
Ma si ritira anche il primo assistente Mangen? Ho scoperto che è nato anche lui nel dicembre 1956 e addirittura quasi lo stesso giorno, incredibile la casualità
ovviamente 65 non 56
Sì, si ritira anche Francois Mangen, stile sgraziato ma rendimento molto costante nell’ultimo periodo, anche se per tanti anni era stato precluso dalla possibilità di far terna con Hamer dalla presenza del più anziano Crelo.
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