18/12/07

Serie A, voti e scores 16^giornata

Pierpaoli (Atalanta-Palermo): voto 6, coeff.2, SCORE 4,000
De Marco (Cagliari-Inter): voto 6, coeff.2, SCORE 4,000
Romeo (Catania-Udinese): voto 6, coeff.1, SCORE 2,000
Giannoccaro (Empoli-Genoa): voto 5, coeff.1, SCORE 1,666
Brighi (Lazio-Juventus): voto 6, coeff.2, SCORE 4,000
Farina (Parma-Torino): voto 7, coeff.2, SCORE 4,666
Gava (Sampdoria-Fiorentina): voto 5, coeff.2, SCORE 3,333
Mazzoleni (Siena-Napoli): voto 5, coeff.1, SCORE 1,666
Rocchi (Torino-Roma): voto 5, coeff.2, SCORE 2,333

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Per le partite che ho visto sono voti condivisibili.

Due parole su Rocchi e De Marco.

Rocchi ha avuto fra le mani una sfida molto seria, segno che Collina non lo avrebbe voluto mandare al derby milanese, perchè altrimenti non rischi un direttore di gara in una partita così "pericolosa". Secondo me Rocchi ha diretto nel complesso bene, come suo solito. Gli unici appunti sono ad alcune proteste troppo sopportate (qualche giallo in più non sarebbe guastato) e un paio di allontanamenti dei palloni veramente irritanti lasciati in cavalleria. Per quanto riguarda le azioni spinose devo dire che, in presa diretta (e non con gli occhi di 40 telecamere serali), mi sono sentito di condividere ogni volta la sua scelta, compresa quella di lasciar andare il rigore (o presunto tale) per la Roma nel finale. Mi spiego. Per chi ha visto la gara e si è fatto un'idea della storia che essa ha raccontato, concorderà con me che neanche un pazzo furioso avrebbe fischiato un rigore alla Roma al 90esimo su un'azione molto rocambolesca e dopo che il Torino aveva già fatto due scappatine a Lourdes e ritorno, per situazioni che neanche un medium avrebbe potuto spiegare. Ora, questo non vuol dire nulla per un arbitro, lo so, ma una partita la vivi sulla pelle e fischiare quel rigore alla Roma sarebbe stato un colpo da svenimento. Soltanto se l'arbitro (e che arbitro, certo non tutti) avesse avuto una certezza incrollabile, lo avrebbe fischiato (magari neanche con la certezza). Ecco perchè mi metto nei panni di Rocchi, mi immagino sul campo al suo posto, dopo la partita che si era scritta alle sue spalle, sicuramente non avrei fischiato quel rigore. Poi, qui, siamo tutti bravi a guardare con gli occhi attaccati al televisore, le mille moviole e dire "beh si il contatto sembra esserci, vedi prende la gamba, prende un lembo di calza"; però la partita è già finita, ed è stata un'altra cosa, assai diversa dalla chirurgia fredda e asfittica della moviola televisiva.

Io sono convinto che neanche il Collina più ispirato avrebbe fischiato quel rigore. Ecco perchè mi sento di assolvere Rocchi. Assoluzione che chiaramente si ferma qui, perchè poi l'espulsione di Comotto è un palese errore di caos mentale, il vero errore della sua direzione. Almeno, a mio modo di vedere.

In serata De Marco ha diretto una partita, come si immaginava, di una facilità disarmante eppure non è riuscito a convincermi. De Marco, secondo me, spesso è vittima della trefolonite, ovvero fischia quei falli assurdi che solo lui vede, normali contatti spalla-spalla, interventi sul pallone ecc. Niente di eclatante, ma un arbitro di buon avvenire dovrebbe correggere queste imprecisioni che, in partite certo meno scontate di questa, potrebbero anche influire.

Sul resto non mi pronuncio, non ho visto le gare.

HYMNE

Anonimo ha detto...

A me sembra generoso il 6 a Brighi anche se è un arbitro che stimo molto..ma ha negato due evidenti rigori.

Anonimo ha detto...

x Hymne: spesso e volentieri sono d'accordo con quello che scrivi...
Ma stavolta mi hai fatto venire dei dubbi.
NOn so se sei un arbitro, le tue parole mi hanno spinto a pensare di no, perchè a mio avviso fai due errori:
primo, un arbitro non ragiona (e non deve ragionare) su come sta andando la partita, tu dici che siccome il torino l'ha condotta era "difficile" dare un rigore non così netto alla roma...
Quando si arbitra (quando arbitro) non si pensa al colore, al minuto, al risultato, al fallo precedente. Così si gestisce, non si arbitra.

Secondo: quando sei in campo non esistono mezze misure, o è fallo o non lo è. Rocchi ha valutato (penso con l'aiuto dell'assistente che era vicino) e ha deciso. Stop.
O è bianco o è nero. Per Rocchi era bianco. NOn discuto sull'esistenza o meno del fallo (che a velocità normale avrei giurato non esserci...).
Ma sulle modalità di decisione e di intervento.

Anonimo ha detto...

giannoccaro dopo qsta partita secndo voi lo faranno piu internazionale????
gradirei una risposta

Anonimo ha detto...

Cardinale,
sono perfettamente d'accordo con te, infatti sapevo che le mie parole avrebbero sollevato il dubbio che tu intelligentemente hai evidenziato. E quello che scrivi è assolutamente giusto. Un arbitro deve valutare, senza storie e colori. Però, in tutte le cose, dietro alle parole e ai "dovrebbe essere", c'è la realtà e io ti posso assicurare che ho visto a TUTTI gli arbitri fare i conti con la partita, prima di decidere. L'ho visto fare a Collina, l'ho visto fare a Braschi, l'ho visto fare ai più grandi degli ultimi 10 anni. Quel che scrivi tu è assolutamente indiscutibile, nella sfera di ciò che "è da manuale". Poi l'arbitro scende in campo ed è innegabile che in qualche modo senta la partita. Nella mia vita e lunga storia di spettatore ho visto molto più spesso fischiare situazioni "in linea con la partita", che situazioni "contro la partita". Ad esempio uno 0-0, nel quale l'arbitro fischia un rigore agli ultimi minuti. Quasi sempre, guarda caso, è un rigore per chi ha dominato, per il più forte. Nel dubbio va così. Non sto dicendo che è giusto, ma per me l'arbitro è MOLTO più un uomo di quanto non si voglia far passare quando si scrive "non è un robot". E l'uomo sente tutto, è ricettivo, perchè è nella sua natura esserlo. E quando una gara è palese, ha una storia molto evidente, l'arbitro quasi sempre segue quella linea, assolutamente in modo implicito (tengo a precisarlo), ma va così. Non sono arbitro, ma la mia lunga carriera di telespettatore e appassionato del settore mi ha portato a farmi questa idea. Che non condanna gli arbitri, beninteso, ma li inserisce nel quadro di un comportamento diffuso. E assolutamente normale.

Ecco quindi che quando ho visto quel contatto in area ho subito pensato "non lo fischierà mai questo contatto, ma non ci prova nemmeno". E allo stesso modo scommetto quel che vuoi che se la partita fosse stata sul 2-0 per il Torino quello era rigore per la Roma. E Rocchi lo avrebbe dato. Perchè a quel punto in lui si sarebbe disegnata tutta un'altra storia della partita e questa avrebbe mosso le decisioni future.

Quindi, cardinale, quel che tu scrivi è più giusto di quel che scrivo io, ma il mio è un pensiero ben preciso, che prova ad uscire dal manuale del buon arbitro e a guardare bene ciò che realmente accade sui campi. Poi tu hai ragione a scrivere e dirmi "un arbitro o lo ritiene rigore o non lo ritiene rigore", ma è proprio un attimo prima di quella decisione, in quel passaggio preconscio dal nulla alla decisione, che viene iniettata la linea della gara. Quando lui ha deciso se è rigore o no, ha già avuto, un attimo prima di quell'input, l'iniezione del campo, che, sottoforma di NORMALE condizionamento, ha già scritto nei tuoi neuroni quale sarebbe stata la tua decisione.

Per questo, se anche il rigore fosse molto più netto di quanto in realtà non sia, assolverei Rocchi, perchè la regola va applicata sempre, ma tutti sappiamo che niente è uguale a niente e tutto è diverso da tutto. Nessuna regola viene applicata allo stesso modo anche un secondo dopo la precedente.

Collina non avrebbe dato quel rigore alla Roma, Braschi se ne sarebbe stato bellamente alla larga. Il campo e il momento sono ben diversi da tutto quello che succede dopo.

HYMNE

Anonimo ha detto...

In questo caso, sono comunque favorevolmente sorpreso dalla tua attenzione...
Nel senso che raramente ci sono persone "esterne" che riescono ad addentrarsi nei particolari così bene e in maniera acuta. Spesso leggo le tue opinioni e mi sono sempre sembrate competenti, a volte non in linea con il mio pensiero, ma questo è il suo bello.
Nel merito della questione, da arbitro, di medio-corso (purtroppo non ci si può sbottonare nemmeno per il passato...capisci a me!), ti posso dire che questo ragionamento non avviene (o perlomeno non avviene a livello conscio), queste valutazioni che tu fai in campo (perlomeno a me) non sono mai balenate per la testa.
E' esattamente come la differenza squadra di casa-squadra ospite...quando fischi hai l'automatismo = fallo x il giallo, poi nei due secondi successivi ti accorgi che lo stadio viene giù di insulti perchè l'hai dato per gli ospiti...
E quando sei lì il torino è il rosso e la roma è il bianco.
Rocchi in cuor suo sono convinto che avesse un po' di dubbi, ma solo perchè dalla sua posizione non poteva vedere bene, l'assistente a quel punto battezza e per l'arbitro quella è legge.
A quel punto lì Rocchi non ha dubbi. Ha una certezza. Perchè l'assistente per te è un terzo occhio. Se non vedi tu, vede lui ed è la stessa cosa.
.
Non so dirti se Braschi e Collina l'avrebbero fischiato. So che secondo me si dovrebbe tornare a dare un rigore quando si vedono volare le ossa, non prima (lo diceva sempre un mio vecchio ot...)
.
Ciao e complimenti per la passione l'attenzione con cui segui questo strano mondo.

Anonimo ha detto...

giannoccaro non diventerà internazionale non solo per questo errore, ma perchè è inferiore a molti nostri arbitri anche più giovani di lui (celi , gervasoni orsato e damato ad esempio sono superiori)

rocchi è bravissimo è inutile ripeterlo però l'arbitraggio di torino è stato scadente. giusto il 5.

così come sono giuste le altre insufficienze a dimostrazione che è stato un week end poco fortunato per i nostri fischietti.

forse un 7 lo meritava anche perpaoli vosto che ha diretto bene a bergamo.

Anonimo ha detto...

diciamo che è stao un week end mediocre..
perchè i 6 a brighi e de marco sono fin troppo benevoli (cioè sarebbero stati dei 5,5 perchè nessuno dei due mi ha convinto)..

i migliori x me sn stato Farina, Romeo e Pierpaoli

Anonimo ha detto...

x dinamocbasso
Ho visto tutta la gara di Bergamo e devo dire che il tuo giudizio su Pierpaoli è in linea con il mio.
Le uniche note stonate sono state due fischi mancati (uno con cartellino arancione annesso) su un netto fallo di mano al limite dell'area del Palermo e soprattutto su una brutta gomitata di Caserta (forse non volontaria) su un giocatore atalantino che è rimasto stordito per la botta subita. In entrambi i casi Pierpaoli ha lasciato proseguire il gioco non ravvedendo falli, anche se poi, sulla gomitata ha dovuto interrompere il gioco per far soccorrere il calciatore.
La cosa positiva è che entrambi gli errori sono stati immediatamente accettati dalla squadra atalantina, il che fa supporre che, con la sua faccia da bravo ragazzo, il Pierpaoli riesce comunque a infondere fiducia nei calciatori anche in presenza di evidenti errori di valutazione. Concordo con il 7.

Anonimo ha detto...

Cardinale, ti ringrazio dell'approfondimento (e delle belle parole)... spero sia per tutti gli arbitri quel che attribuisci al tuo esser arbitro. A quel punto le mie rimarrebbero inutili sensazioni.

HYMNE