03/09/10

Calcio internazionale: notizie flash

UPDATE: (3 settembre): SI RITIRA IL GUATEMALTECO CARLOS BATRES
Dopo aver diretto giovedì la finale del torneo Superliga nordamericano tra Monarcas e New England, l'arbitro guatemalteco Carlos Batres, 42enne, ha annunciato il ritiro dall'attività. D'ora in poi, come annunciato dal Presidente della Confederazione Centro NordAmericana (CONCACAF), sarà il capo del settore Arbitrale.
Batres ha diretto negli ultimi Mondiali (piuttosto male) tre partite: Algeria-Slovenia, Italia-Nuova Zelanda e il quarto di finale Spagna-Paraguay.
In carriera vanta anche la direzione nei Mondiali 2002 (2 partite), nella finale del Mondiale per club 2006, in tre finali di Gold Cup (2002, 2005 e 2007); nel 2006 era stato selezionato per il Mondiale di Germania, ma dovette rinunciare per un infortunio. Dopo Rosetti, è il secondo grande arbitro che lascia nella fase post-Mondiale (l'uruguayano Larrionda ancora non ha deciso).

(2 Set.) Una rapida panoramica sulle notizie dell'ultima settimana:

BLATTER: AI MONDIALI 2014 SOLO ARBITRI PROFESSIONISTI
Dopo l'annuncio di voler diminuire l'età media degli arbitri selezionabili (al di sotto dei 40 anni), Blatter dichiara che se gli verrà confermato l'incarico di Presidente FIFA per altri 4 anni, il suo obiettivo sarà di mandare ai Mondiali 2014 solo arbitri professionisti e meglio retribuiti: in Sudafrica solo due arbitri (l'inglese Webb e il giapponese Nishimura) lo erano a tempo pieno. Per inciso, in Italia nessun arbitro figura ufficialmente come professionista.
(fonte: Associated Press)

NAZIONALE ITALIANA: IL MISTERO DEL CAMBIO DELL'ARBITRO
In questo post (http://arbitriblog.blogspot.com/2010/08/qualificazioni-europei-2012-gare-del-3.html) erano state riportate le designazioni per la prima giornata di qualificazioni europee (3/09): nel girone degli azzurri, la partita Far Oer-Serbia doveva essere diretta dal bielorusso Alexey Kulbakov, mentre il lussemburghese Albert Toussaint era stato annunciato come l'arbitro di Italia-Far Oer da disputarsi il 7 settembre. Domenica scorsa qualcosa deve essere successo, fatto sta che sono state invertiti ufficialmente i due arbitri: forse è sopravvenuta un'indisponibilità imprevista (fatto molto strano, perchè comunque non c'è stata una revoca), oppure il nuovo Chief Refereeing Officer Pierluigi Collina (nominato quattro giorni prima) ha preferito per la Nazionale il giovane 31enne bielorusso Kulbakov (Second Category, già visto lo scorso anno nei gironi di Europa League) al 34enne lussemburghese Toussaint (Third Category e poco abituato a partite di alto livello).

IL RITORNO DEL BENINESE COFFI CODJIA
Il simpatico arbitro beninese torna domani (dopo quasi 9 mesi) sui palcoscenici internazionali, in occasione della gara di qualificazione per la Coppa d'Africa tra Liberia e Zimbabwe. Codjia, considerato miglior arbitro africano fino all'inizio del 2010 (con 2 Mondiali ed una finale di Coppa d'Africa alle spalle) vide infrangersi il sogno del terzo Mondiale consecutivo in occasione della semifinale di Coppa d'Africa 2010 tra Algeria ed Egitto in gennaio (nel video): tre cartellini rossi agli algerini, ma soprattutto la mancata espulsione del portiere Chaouchi, che protestò urtando con una testata l'arbitro, causò la sospensione del beninese a tempo indeterminato da ogni tipo di competizione. A 43 anni Codjia non può più ambire a molto di importante, ma una possibilità di riscatto era giusto concedergliela.

13 commenti:

ste85 ha detto...

Quindi significa che gli arbitri o diventano professionisti o non hanno possibilità di andare al Mondiale?
Ma alla fine cosa cambia?

Assistant referee ha detto...

Gli arbitri in Italia sono attualmente semi-professionisti. Il cambiamente che vuole Blatter comporterebbe una vera e propria scelta di vita, non sempre reversibile. Consideriamo che dopo anche solo un anno di sfortune (con magari infortunio o accidenti vari) si può correre il rischio di essere ridimensionati e dismessi: e dopo?
La prospettiva mi lascia perplesso (a meno che non si garantisca la possibilità, magari per gli arbitri internazionali, di essere reinseriti con incarichi federali), come mi lasciò perplesso l'avvio al semi-professionismo fatto da Bergamo e Pairetto 11 anni fa

Chefren ha detto...

Sull'ennesima proposta di Blatter voglio fare una domanda: ma cosa cambia tra un arbitro professionista e uno no? A livello di prestazioni, intendo. Mi pare che le differenze siano abbastanza sottili, alla fine dei conti cosa fa un arbitro professionista di diverso da uno "normale"? Soldi in più? Ok, ma alla fine è sempre il campo che parla. Si deve sempre prestare l'attenzione necessaria, non credo che gli arbitri italiani (non professionisti) vadano in campo meno attenti perché ricevono pochi soldi. Certo, diventare professionista è sicuramente positivo, si dedica tutto il tempo che si ha a disposizione all'arbitraggio. Ma per formare un numero di arbitri cospicuo da mandare poi ai mondiali ce ne vuole di tempo... 4 anni sembrano tanti ma sono pur pochi. Continuo comunque a pensare che Blatter sia bravo solo a parole, questi cambiamenti probabilmente non li vedremo mai.


Per quanto riguarda l'arbitro della partita dell'Italia, è abbastanza strano. Si può pensare ad un rifiuto di Collina (da quanto abbiamo appreso queste designazioni in origine non le aveva fatte ancora lui). Però allo stesso tempo ne dubito. Si punta probabilmente ad una maggiore crescita del bielorusso.


Infine, bentrovato a Coffi Codjia che sul campo si deve rifare di un periodo molto buio della sua gloriosa carriera...

Assistant referee ha detto...

Credo anch'io che la proposta di Blatter sia, oltre che "pericolosa" (immagino sempre l'ipotesi di quell'arbitro che si licenzia per diventare professionista, e che poi dopo un anno viene dismesso), anche inutile: il lavoro (certo deve essere un lavoro che lascia ampi margini di autonomia) può essere una valvola di sfogo in più per l'arbitro

Assistant referee ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ste85 ha detto...

Non vorrei attaccare la categoria..
Ma è anche vero che fare l'arbitro è un lavoro a questi livelli e cmq dirigere 4 partite in A fa guadagnare quanto un anno di lavoro di un operaio..

Assistant referee ha detto...

Ma questo è verissimo (non so se esattamente in quelle proporzioni): il problema è che l'arbitro ha un contratto a tempo determinato di un anno, e poi paradossalmente si troverebbe senza lavoro, mentre l'operaio ce l'ha a tempo indeterminato (nella normalità dei casi).
Se passerà il professionismo full-time credo che gli arbitri che vi potranno aderire saranno soprattutto coloro che non hanno problemi finanziari (per famiglia, parentela), altrimenti con che garanzie tutti gli altri si potrebbero dedicare a quest'attività, licenziandosi o smettendo le rispettive professioni (soprattutto con la crisi attuale)?

ste85 ha detto...

Ok Assistant però come dici anche tu, in questo periodo di crisi, un arbitro è anche fortunato ad avere due lavori!!

E poi onestamente quale lavoro ti permette di fare l'arbitro a quei livelli? Di certo sono tutti liberi professionisti o lavorano per conto loro..

ste85 ha detto...

Ad esempio, un arbitro internazionale, che dirige in media 16 17 partite di A quanto guadagna in un anno? Compreso il fisso che hanno?

Assistant referee ha detto...

Le cifre non le so, ma guadagna tanto. La mia perplessità è sulla precarietà di questo tipo di attività, se diventasse professione, che da un anno all'altro può finire.
E' ovvio che già adesso gli arbitri di serie A hanno dei lavori che possono in parte trascurare (chi è rappresentante, chi agente di commercio, chi libero professionista), ma il professionismo vero e proprio sarebbe un passo ulteriore

Chefren ha detto...

Sto guardando Far Oer-Serbia su Sportitalia: il telecronista ha evidenziato come l'assistente numero 2, Marco Tropeano, sia di chiare origini italiane. Potrebbe essere questa la motivazione della preclusione della terna di Toussaint per l'Italia. Ma se ne potevano accorgere prima!

Assistant referee ha detto...

Beh, questo mi lascerebbe molto perplesso, anche perchè non ci vuole molto a cambiare solo l'assistente. Tra l'altro, se tutto ciò fosse vero, che dire dello svizzero di origini siciliane Massimo Busacca?

Chefren ha detto...

Gravissimo errore sul gol dell'1-0 serbo. Passaggio di mano di un compagno da terra, per l'avversario che segna a porta vuota. L'arbitro non poteva vedere ma grandi colpe in questo caso ha il primo assistente.