22/09/10

L'ex arbitro Byron Moreno fermato con 6 kg di droga


Parabola discendente dell'ex arbitro ecuadoriano Byron Moreno, che nel 2002 contribuì con i suoi errori all'eliminazione dell'Italia dal Mondiale, nell'ottavo contro la Corea del Sud (espulse Totti dopo una simulazione inesistente e annullò un gol regolare a Tommasi, su segnalazione dell'assistente): l'ex arbitro di Quito (già radiato dalla propria Federazione per inefficienza) è stato fermato all'aeroporto di New York dagli uomini dell'Agenzia Antidroga, con 6 chili di "roba" che si portava sotto la cintura: per lui sono scattate manette e prigione.
Ci si augura di non dover più parlare di questo personaggio.

(fonte: Gazzetta dello Sport)

2 commenti:

Chefren ha detto...

Sarebbe interessante analizzare la figura di Moreno, quando era ancora arbitro.
Classe '69, fu promosso internazionale a 27 anni e soli 6 anni dopo fu mandato ai mondiali. Chiedo ad Assistant: era davvero un fenomeno in quel frangente? Meritava la convocazione FIFA?
E poi, in seconda battuta, la designazione per un ottavo di finale non fu forse troppo azzardata? Aveva diretto bene nelle gare della fase a gironi?

Comunque a mio parere Moreno contribuì fino ad un certo punto, le colpe in maggior parte furono dei nostri attaccanti che sbagliarono l'impossibile. Come al solito poi in Italia, si perde e si cercano alibi...

Assistant referee ha detto...

Moreno, sulla carta, meritò la convocazione al Mondiale 2002: in vista di questo appuntamento fu testato in un Mondiale U17 e nella Confederations Cup 2001, ed inoltre fece fase finale di Copa America e una finale di Copa Libertadores. Al Mondiale diresse bene la sua gara d’esordio, USA-Portogallo.
Poi venne l’ottavo di finale: Blatter avrebbe poi fatto trapelare che la per quella partita serviva un arbitro né europeo né asiatico, e quindi la prima scelta fu per un sudamericano, senonchè il brasiliano Simon (n. 1 della graduatoria dei sudamericani) aveva fatto Italia-Messico nel turno precedente, e Moreno (che era il n. 2 della graduatoria sudamericana) era la seconda scelta; Blatter poi disse che affiancando a Moreno un assistente europeo, l’ungherese Szekely, anche l’Italia poteva stare tranquilla.
La realtà fu che Moreno si rivelò inadatto al ruolo, sebbene il suo arbitraggio non fu la causa decisiva dell’eliminazione; tradì anche il primo assistente argentino Rattalino, mentre fece il suo dovere Szekely.
Poi Moreno non superò il clamore delle polemiche, e le sue scelte successive sono tutte da ricondurre ad una mancanza di tenuta psicologica, ad uno sbandamento emotivo.
Non credo che il suo arbitraggio al Mondiale sia legato a episodi di corruzione.