13/09/09

Tagliavento in Genoa-Napoli

Serata non facile (e si sapeva) per Paolo Tagliavento da Terni alla sua seconda gara stagionale in A dopo l'esordio di Siena della prima giornata. Che al Marassi sarebbe stata una gara ostica si sapeva, in più il parrucchiere di Sangemini non è stato neanche aiutato dalla buona sorte.
Niente da dire sull'aspetto atletico, ribadisco che a mio avviso Tagliavento è uno dei migliori fischietti sotto questo aspetto, sempre presente e sempre vicino all'azione, sicuramente aiutato anche da un ottimo senso tattico. Dal punto di vista tecnico come a Siena ha lasciato molto giocare e fischiato il giusto,34 i falli fischiati totali che si può considerare una buona media visto anche l'andamento della gara. Sotto l'aspetto disciplinare, purtroppo, si presenta la nota dolente della serata, dove non ha convinto specie nel secondo tempo non interpretando al meglio e sopratutto senza uniformità di giudizio alcuni interventi fallosi. Nel primo tempo non sbaglia ad ammonire Contini, Cannavaro, Campagnaro e Sculli, i primi per fallo mentre il genoano per avere allontanato il pallone in segno di protesta. Dal punto di vista regolamentare corretta l'espulsione di Criscito, infatti il giovane ex Juventus manda letteralmente a quel paese l'arbitro anche se non del tutto palesemente. Condivido appieno la decisione di Tagliavento ma si è visto di peggio e vedremo se andrà sempre cosi.
A fine primo tempo l'episodio che decide la partita: incomprensione tra De Sanctis e Campagnaro, Sculli cerca di avventarsi sul pallone ma è in ritardo rispetto al difensore napoletano e cade a terra a mio avviso con troppa facilità, Tagliavento concede il calcio di rigore e ammonisce Campagnaro che già ammonito viene espulso. Si può tralasciare il dubbio sul rigore quello che pesa è l'errore disciplinare in quanto è una chiara occasione da rete se viene concesso il fallo all'attaccante.
Altro errore ad inizio ripresa: Contini gia ammonito stende sulla fascia laterale Mesto, Tagliavento opta (sbagliando) solo per il fallo.
Poca coerenza quando ammonisce Maggio un paio di minuti dopo per un fallo simile anche se a mio avviso prende nettamente il pallone.
La partita si chiude con il calcio di rigore per il Genoa al 41' con espulsione di Aronica, decisione questa corretta.
In definitiva prestazione non sufficiente per Tagliavento che fa un notevole passo indietro rispetto alla prima giornata. Voto 4,5 Punteggio 0

5 commenti:

Chefren ha detto...

D'accordo su tutta la linea: episodi a parte (come ho scritto già prima) l'arbitro di Terni ha letteralmente toppato l'uniformità di giudizio, esibendo cartellini senza un criterio logico.
Sono dell'idea, tra l'altro, che l'espulsione di Campagnaro, non limpidissima, sia stata figlia di quella precedente di Criscito. Tagliavento era probabilmente turbato e pensava ad una perversa compensazione. Ma qui viene fuori la problematica: o un arbitro ha coraggio e caccia fuori tutti quelli che lo insultano, o non caccia nessuno.
Purtroppo è così, serata da dimenticare.

Hymne ha detto...

Condivido perfettamente le parole di Chefren. Anche a me la concessione del rigore suona come una compensazione. L'ho subito pensato, guardando l'arbitro nei suoi interventi post-espulsione: non aspetta altro che cacciare uno del Napoli.

Qual è la differenza fra un buon arbitro e un arbitro mediocre? Il buon arbitro può non fare mai grandissime partite, ma si attesta sempre su buone o discrete prestazioni. Il sei lo prende puntuale. Il buon arbitro è l'arbitro che ha continuità. Questa è stata, per due anni, la forza di Orsato. Mai una prestazione eccellente, ma sempre direzioni di gara valide. Dall'altra parte abbiamo i (finti) fenomeni. Quelli che ti dirigono la partita da 7 o 7.5 e poi, ogni tre gare (quando va bene), fanno una frittata e prendono 4. Ricordo Tombolini, spesso ha preso 7.5, anche 8, ma quante volte cannava partita e andava in confusione? Ebbene, Tagliavento lo inserisco, dolente, in questa categoria. Ha offerto veramente valide prestazioni, ma, ogni tot partite, incappa in quella sbagliata.

Come Damato, Gervasoni, come Trefoloni... è la discontinuità a separare e distanziare questi arbitri dagli altri, dai Rocchi o dai Rizzoli, che hanno sempre mantenuto un trend positivo.

La prestazione di ieri, entrando nel merito, è stata pessima. Io sono ancora più duro di Riccardo. L'espulsione per proteste, che ci sta in termini di regolamento, resta un mio cruccio. Un forte richiamo, molto severo, con un cartellino giallo, penso siano il provvedimento più sensato che un arbitro sensato possa prendere. L'espulsione, invece, che - ripeto - ci può anche stare (perchè l'educazione viene prima di tutto), finisce per avere solo effetti negativi. Innanzitutto rovina la partita e rovina pure la serenità dello stesso arbitro (e si è visto); in secondo luogo finisce per diventare uno scomodo precedente per l'arbitro stesso e per tutti gli altri. Adesso tutti vogliono vedere se in TUTTE le partite e TUTTI gli arbitri tireranno il rosso per il prossimo vaffa. E Totti che ne dice dieci a partita, come la mettiamo? Ricordiamo Udinese-Roma?

Ma passiamo che Tagliavento abbia voluto punire un atteggiamento irriguardoso e maleducato. Lo accettiamo. Come si comporta successivamente? Riesce a mantenere l'ottima prestazione fornita fino a quel momento? (Pochi interventi, grande puntualità, prova all'inglese).. No. Non ci riesce. Comincia a fischiare di più, anche falli che fino a due minuti prima lasciava GIUSTAMENTE correre, con l'assurdo comportamento sulla rissa scattata per fallo su Amelia: l'arbitro corre per ammonire il napoletano, senza curarsi del portiere del Genoa, steso a terra. E' un giocatore a dirgli di guardare. L'arbitro è in palla completa. Questa è una cosa molto grave, il segno che il fischietto non c'è più con la testa. L'incolumità del giocatore viene sempre prima di tutto. Arriviamo al rigore compensatorio. Tralasciamo il discorso del doppio giallo; il rigore non c'è, l'arbitro è a 50 metri, chissà quale elemento visivo può averlo indotto al fischio... Nessuno: la sua paura. Voleva darlo (il Napoli vinceva 0-1) e, col rosso al napoletano, ha messo a posto le cose.

Vedremo un secondo tempo, finalmente segno? Finite le compensazioni, 10 contro 10 sarà finalmente una partita serena? No.

Qui comincia l'incoerenza dei provvedimenti disciplinari: il napoletano, già ammonito, che stende un avversario: solo fallo. Grave. Maggio viene ammonito per un fallo che non c'è (palla piena); poi il Genoa dilaga e la partita finisce. Il rigore sembra esserci, anche se le immagini non chiariscono.

Tagliavento è internazionale già da qualche anno. A quest'ora, lungo questo periodo da arbitro fifa, Rocchi e Rizzoli avevano già diretto fior di derby e sfide d'altissima difficoltà. Se ciò non avviene per tutti gli altri arbitri, Tagliavento compreso, un motivo ci sarà.

HYMNE

matteo ha detto...

no Hymne. Gli insulti plateali come quello di Criscito non possono essere tollerati. E l'espulsione è sacrosanta, probabilmente l'unica cosa azzeccata da Tagliavento ieri sera. E' ora di finirla con questi atteggiamenti che, guardacaso, in Europa non li vedi quasi mai da parte dei nostri calciatori.

E nelle categorie inferiori gli osservatori ti fanno un mazzo (eufemismo) così se tolleri i vaffa urlati in quel modo.

Hymne ha detto...

Infatti l'ho ribadito (tra parentesi) che il rosso potrebbe anche starci. Ma quante cose nella vita si evitano per "buon senso"? Si cerca una contromisura altrettanto accettabile, che eviti altri rischi. In termini di regolamento (ma nella vita quasi niente va per termini di regolamento) il rosso ci sta, anzi dovrebbe essere dato. Ma con un richiamo MOLTO severo, anche faccia a faccia se vuoi, come faceva Rodomonti e una ammonizione, riesci ad essere autorevole forse anche più che sventolando il rosso e soprattutto salvi la partita. Alla fine il giocatore capisce lo stesso che ha sbabliato, perchè il richiamo può essere molto efficace. Se poi, vuoi dare il rosso, da arbitro ti prendi il carico di questa decisione; se, invece, fai la frittata che abbiamo visto ieri, vuol dire che da solo ti sei tirato la zappa sui piedi. Non è accettabile che un arbitro allontani un calciatore per proteste e poi rovini in quel modo una partita, cercando la compensazione. Il Napoli potrebbe avere molto da ridire. Se fossi un tifoso del Napoli certamente lo direi: "Avrei preferito che il genoano non fosse stato allontanato, perchè, poi, l'arbitro ci ha massacrati". E questo non è giusto.

Inoltre, ripeto, si generano nuovamente tutte le problematiche sull'uniformità: perchè quello è stato espulso domenica scorsa e quest'altro no?

Io capisco i termini di regolamento, ma resto convinto che, talvolta, con un durissimo richiamo e un'ammonizione (con promessa di espulsione) fai la cosa giusta.

HYMNE

ste85 ha detto...

Cmq noi critichiamo quando un arbitro come tagliavento sbaglia..
Però bisogna anche riconoscere che se in una gara cè un solo episodio e l'arbitro prende la decisione sbagliata si puo condividere la critica.

Pero se in una gara ci sono 4/5 episodi difficili, l'arbitro ne indovina 2 e ne sbaglia 3 non si può dire che è un disastro non considerando gli episodi giudicati giustamente.

A leggere la gazzetta di oggi nemmeno un arbitro si è salvato...sembra sia stato un disastro in tuti i campi.