02/10/10

REWIND: rivediamo le gare della settimana (25/9-2/10)


Ecco la consueta carrellata sulle più interessanti partite europee della settimana, non ancora commentate sul blog. Si è già detto delle prestazioni nella norma dello svedese Eriksson in Roma-CFR Cluj, dello spagnolo Undiano Mallenco in Inter-Werder Brema, dell'altro iberico Iturralde Gonzalez in Manchester City-Juventus. Senza problemi anche l'estone Kaasik in Palermo-Losanna e il turco Cakir in Rubin Kazan-Barcellona. Pochi riscontri alle proteste di Galliani nei confronti del tedesco Brych in Ajax-Milan. Niente da rilevare sul ceco Kovarik in Samp-Debrecen.
Per il resto:

SCHALKE 04-BENFICA (gironi Champions L.) Arbitro Rocchi (assistito da Faverani e Stefani)
Partita con alcuni episodi: l'assistente Stefani prima annulla giustamente una rete tedesca (fuorigioco di metri al minuto 0:15). Poi è sfortunato nell'azione successiva (min. 0:29), dove è ingannato dalla presenza di almeno cinque attaccanti tedeschi aldilà della linea, e annulla ingiustamente la rete dell'unico giocatore che proveniva da dietro la linea. Nel contatto in area successivo, Rocchi, molto vicino, lascia proseguire ma i dubbi restano. Bene invece l'assistente Faverani nella convalida delle due reti dello Schalke, entrambe scaturite da situazioni al limite.

ATLETICO MADRID-BAYER LEVERKUSEN (gironi Europa L.) Arbitro Tagliavento (coadiuvato da Calcagno e Di Liberatore) Tagliavento e l'arbitro addizionale Gava azzeccano la decisione più difficile della partita: la concessione del calcio di rigore all'Atletico non sarebbe stata così scontata senza la presenza di un arbitro aggiuntivo, poichè la dinamica potrebbe anche suggerire un intervento sul pallone, che invece non c'è. (min. 1:38)

TOTTENHAM-TWENTE (gironi Champions L.) Arbitro Hauge (Norvegia). Serata non felice per l'anziano arbitro norvegese: il primo rigore (min 0:50), per presunto abbraccio di Wisgerhof a Crouch è invertito, ed è probabile che Hauge, coperto, abbia ricevuto un cattivo segnale dall'arbitro addizionale Hagen. Il secondo rigore (min. 1:45) per il Tottenham, in cui Hauge si affida totalmente all'altro arbitro addizionale Berntsen, è corretto. La dinamica per la concessione del terzo rigore (min. 2:35) agli inglesi è particolare: tiro da lontano che finisce sul gomito, per la verità molto alto rispetta alla semplice copertura del volto, del difensore olandese, e Hauge lascia correre, senonchè richiama la sua attenzione il primo assistente Haglund e alla fine il penalty, discutibile (come è quasi sempre la volontarietà del tocco di mano) ma non inventato, viene concesso.

STEAUA BUCAREST-NAPOLI (gironi Europa L.) Arbitro Borski (Polonia) Su Steaua Bucarest-Napoli non c'è molto da aggiungere rispetto a quanto già detto nei vari commenti: l'arbitro polacco Borski assegna 4 minuti di recupero, allo scadere del primo si infortuna il portiere rumeno e il gioco riprende attorno al 94° minuto (quindi restano quasi tre minuti ancora da recuperare, perchè nel recupero, in caso di soste prolungate, l'arbitro deve bloccare il cronometro); a ciò si aggiunga la sostituzione decisa dai rumeni, che convenzionalmente vale mezzo minuto ulteriore; la rete napoletana viene segnata al 96' e 58 secondi e quindi il tutto rientra nei canoni della normalità.
Giustissima inoltre l'espulsione per la gomitata, veramente insensata, di Kapetanos a Santacroce, nel video qua sotto:


SPARTAK MOSCA-ZILINA (gironi Champions L.) Arbitro Hansson (Svezia) Gioie e dolori per il controverso arbitro svedese: l'arbitro addizionale Alhsen non lo aiuta nel rilevare il netto colpo di mano volontario in area del ceco Placek. Poco dopo, si riscatta ampiamente segnalando la convalida del primo gol russo, sfuggito all'attenzione dell'assistente n. 2 Sjoblom. Hansson continua quindi sulla strada del recupero.

2 commenti:

Chefren ha detto...

Premesso che Borski ha fatto bene a tenere il conteggio dei minuti persi, chiedo a te Assistant e anche agli altri: perché in Italia non è così? Si perde tantissimo tempo, molto spesso, durante i recuperi, ma gli arbitri non tengono in considerazione questo. Infatti molto raramente si vedono partite arrivare al 96', figuriamoci al 97'.
Come mai?

Assistant referee ha detto...

Il discorso è questo: nel tempo di recupero non è che si deve fermare il cronometro ogni volta che la palla va fuori, il raccattapalle (se non si è già dileguato) la raccoglie e via dicendo. Lo si deve fermare solo qualora ci sia un infortunio grave con sanitari che entrano o una perdita di tempo non ordinaria (mi sembra che spiegò bene il concetto Paparesta all'indomani di un Milan-Empoli di campionato di qualche tempo fa). Queste non sono situazioni poi frequentissime. Quando invece c'è semplicemente un infortunio con giocatore subito portato fuori (+ 1 minuto) o una sostituzione (+ 30 secondi), si prolunga il recupero a spanne. Borski credo che abbia fatto bene in quel frangente